ZODIACO MAYA


HARLESTON, CALDERÓN E IL CODICE "DI PARIGI" O "PERESIANO"

Nel 1859, nella biblioteca nazionale di Parigi, tra vari documenti antichi, fu scoperta una parte di un codice maya originale, dipinto su fogli rettangolari di carta "amate" (kopo, ottenuta dal fico). Il signor León de Rosny, scopritore del codice, trovò insieme a questi antichi documenti un foglietto con il nome "Sig. Peres", per questo motivo il codice fu chiamato "Peresiano", o "di Parigi".

Due pagine di questo codice sono illeggibili e le pagine 37 e 38 appaiono parzialmente cancellate, tuttavia esse furono di speciale interesse per gli archeoastronomi Hugh Harleston Jr. (Usa) e Héctor Calderón (Messico) perché confermavano in sistema di calcolo maya di 28 giorni per gruppi di stelle che formano le 13 costellazioni dello zodiaco.
Nel 1864 sono state fatte fotografie in bianco e nero di questo codice e, nel 1887, un facsimile a colori, del quale esiste un'edizione austriaca del 1968. Nel 1989, una fotografia scattata a quest'ultima riproduzione fu convertita da Harleston in una prova su carta fotografica e, per un errore di laboratorio, le stampa risultò molto scura; questo errore fu una benedizione per la ricerca, poiché permise d'identificare parte delle figure semicancellate: davanti agli occhi di Harleston apparirono parti di un tacchino e di un cervo.

Le costellazioni mancanti furono dedotte da Héctor Calderón in Messico; questi, inoltre, fu anche la prima persona a trovare posizioni di costellazioni maya che coincidono con date scolpite su pietre maya. Un software permise di sovrapporre le posizioni del Sole sul codice di Parigi, in modo che le figure maya seguissero un modello a zig-zag dal bordo superiore all'inferiore e anche al contrario, come si può osservare nel grafico di Harleston sulla ricostruzione del codice.

Prima di loro, Gregory Severin, di Filadelfia (Usa), ne aveva dato una spiegazione errata. La sua speculazione si era basata sulla lettura delle figure da sinistra verso destra su entrambi i lati del codice, così soltanto una costellazione maya si trovava nella sua giusta posizione nello zodiaco, le altre dodici, alcune con nomi errati, erano situate fuori posto.

L'incontro tra Harleston e Calderón fu affascinante. Avvenne mentre il primo stava effettuando una ricerca sulle dimensioni maya del gran complesso di piramidi di Teotihuacan, ricerca che lo portò ad ottenere date complementari a quelle di Calderón, facendo collimare in questo modo le scoperte di entrambi.

Il cane maya, Pek', fu collocato insieme al giaguaro Balam; tra loro si trovava il Sole il 21 marzo dell'anno 1000 d.C., che molto probabilmente è la data del codice originale. Harleston trasferì le figure dello zodiaco su un globo astronomico con disegni maya presi da codici differenti e da un bellissimo falco che si trova sugli affreschi murali di Teotihuacan. Con il passare degli anni si è giunti a scoprire a Teotihuacan un murale che contiene le 13 costellazioni maya; questa è la ragione per cui, di recente, Harleston preferisce chiamarlo "Zodiaco Maya Teotihuacano" perché è una prova in più per la sua annosa ricerca tendente a dimostrare che anche Teotihuacan, ubicata vicino a Città del Messico e proprio al centro del Messico, è Maya.

L'ultima tappa della ricerca per quanto riguarda lo zodiaco maya fu compiuta nell'estate del 1989; Harleston aveva dedotto e calcolato un calendario astronomico teorico di 28 giorni che situava i gruppi stellari al loro posto, però non possedeva un'evidenza concreta ad avallare i suoi calcoli. I calcoli delle posizioni delle stelle al tempo dei Maya che, ora lo sappiamo, risalgono fino all'anno 9000 a.C., gli mostrarono i probabili significati delle colonne di pietra incisa di Teotihuacan e gli affreschi nei templi di Palenque, famosa rovina maya in Messico con l'unica tomba in una piramide finora sconosciuta in America. Fu allora che Harleston pubblicò la sua interpretazione nel libro "L'universo di Teotihuacan, Messico" nel 1987.

Con le sue parole Harleston conclude: "Quando chiesi a Calderón una qualche giustificazione nelle fonti maya per uno zodiaco spaziato di 28 giorni, egli si mise di nuovo al lavoro, analizzo il Codice di Parigi rieffettuando una sequenza computerizzata, elaborata nel 1988, con conteggi di barre e punti, unendoli ai nomi dei giorni che appaiono. Solo la logica matematica potè convertire il sistema originale in una realtà. Con la sua tabella potevano restaurare il codice con un 98% di probabilità di successo. Siccome gli archeologi pensano che il Codice di Parigi sia la seconda o la terza generazione di copie dell'originale, la nostra versione restaurata potrebbe essere quello stesso "originale" pubblicato ora per la prima volta. La stampa a colori che fu sovrapposta per errore confermò che le posizioni delle 13 figure sono quelle che avevamo usato per la nostra sequenza dello zodiaco nel 1986. Un'analisi posteriore dei calcoli del codice mostrò che le linee e i punti che i Maya dipinsero con inchiostro verde offrono le correzioni necessarie da applicare dopo aver usato le loro tavole di 13 costellazioni esattamente sedici volte. Un'aggiunta di venti giorni porrà il loro calendario stellare esattamente in pari con l'anno solare di 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi; una differenza di secondi in comparazione con il nostro anno moderno (anno tropicale). La scienza astronomica maya era altrettanto esatta di quella odierna, almeno fino all'arrivo degli orologi radioattivi al cesio!".

Sia Calderón che Harleston hanno continuato le loro ricerche, nelle quali hanno identificato calcoli per le orbite di Mercurio, Marte, Venere, Giove, Saturno e persino Urano, che probabilmente furono misurate in relazione alla posizione di antares e delle Pleiadi dagli antichi Maya, che possedevano telescopi funzionali.

I SEGNI O COSTELLAZIONI MAYA E LE LORO FONTI

Per quanto riguarda il recupero dello zodiaco maya, il lavoro di Hugh Harleston Jr. non si fermò ai calcoli ma riunì l'intera sua opera di 50 anni svolta in territorio messicano, la sua conoscenza delle fonti maya e i suoi contatti diretti con le persone sagge che, tuttore, custodiscono la tradizione, in modo da elaborare una descrizione delle caratteristiche psicologiche e delle qualità corrispondenti ai nati sotto l'influsso di ogni segno o costellazione maya. "Halak Winik" era il nome che si dava agli astrologi, o "Maestri delle Stelle", uomini dalla consapevolezza desta che diventavano guida delle genti grazie al saper interpretare la natura degli ostacoli da superare e le virtù da potenziare per raggiungere un elevato livello di consapevolezza della costellazione sotto la quale era nato ogni individuo.

Il resto dell'interpretazione è dovuto alla strepitosa intuizione di Harleston, un Halak Winik nato a Kansas City (Usa) più di otto decenni fa e innamorato del Messico da più di sei…

Di seguito, una sintesi di ognuno di questi segni, anche se per la descrizione completa si dovrà leggere lo splendido libro di Harleston Jr. intitolato "Lo Zodiaco Maya"

I TREDICI SEGNI O COSTELLAZIONI MAYA

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COZ: il falco, intelletto della mente solare (8 febbraio – 8 marzo)
BALAM: il giaguaro coraggioso (9 marzo – 5 aprile)
PEK': il cane guardiano (6 aprile – 3 maggio)
KAN: il serpente di saggezza terrestre (4 maggio – 31 maggio)
TZUB: la lepre (1 giugno – 28 giugno)
AAK: la tartaruga (29 giugno – 26 luglio)
TZOOTZ: il pipistrello vampiro (27 luglio – 23 agosto)
DZEC: lo Scorpione (24 agosto – 20 settembre)
KEH: il cervo (21 settembre – 18 ottobre)
MOAN: la civetta veggente (19 ottobre – 15 novembre)
KUTZ: il tacchino (16 novembre – 13 dicembre)
XIBKAY: il pesce-lucertola (14 dicembre – 10 gennaio)
BATZ KIMIL: la scimmia eterna, intelletto celebrale (11 gennaio – 7 febbraio)

EPILOGO

Parole di chiusura del "Quinto Incontro Indigeno delle Americhe e Terzo Congresso Internazionale sulla Spiritualità Indigena", avvenuto il 26 aprile 2002 a Caguas, Puerto rico:

"Reiteriamo il nostro riverente rispetto per le sacre profezie dei popoli originari che segnalano il ritorno della saggezza indigena e la promessa dell'avvento di una nuova Era di Pace. Aspiriamo ad una crescente somma di sforzi e iniziative affinché finalmente confluiscano, come annunciato, lo Spirito dell'Aquila, del Condor e del Quetzal."

Questo Messico, terra di piramidi che indicano e riflettono lo spazio infinito…



I contenuti dello Zodiaco Maya e del Calendario Maya si possono trovare nello straordinario libro di Gloria Guajardo: "Astrologia messicana".

Glossario:

KIN: un giorno
UINAL: 20 giorni
TUN: un anno
KATÚN: 20 anni
BAKTÚN: 400 anni
PICTÚN: 8000 anni
TONAL: Spirito che governa. La relazione tra l'individuo e un animale o un fenomeno che è suo compagno. Nella zona maya si chiama anche NAWAL, anche se questa parola ha l'altro significato di "metamorfosi" nel centro del Messico.